Siena

Siena è una delle città più artistiche d'Italia, con importanti e conosciuti monumenti, palazzi e piazze, tra questi: Piazza del Campo, una delle più affascinanti piazze medievali d'Italia. Situata a 322 mt. sul livello del mare nel cuore della Toscana, questa città costruita su delle colline, mantiene intatta la caratteristica apparenza medievale, con vicoli stretti e nobili palazzi ognuno ricco di storia. L'origine è etrusca, ed è stata colonia romana con il nome di Saena Julia; la sua massima importanza l'ha avuta nel medioevo, prima sottomessa dai Longobardi e poi passata sotto il dominio Carolingio. Dopo un lungo periodo di dominio episcopale (dal 9° all' 11° secolo) la città raggiunse il suo massimo splendore dopo essere divenuto un Comune autonomo (1147), adottando una politica espansionistica nei confronti dei territori limitrofi. Il confronto con Firenze divenne inevitabile e la guerra durò, con varie vicissitudini, fino al 1555, quando dopo un lungo assedio, Siena fu conquistata dai fiorentini, perdendo così la propria autonomia e diventando parte del Granducato di Toscana, condividendone le sorti fino all' unificazione dell'Italia (1861).
Il Palio delle Contrade é una delle più famose, belle e profondamente sentite tra le manifestazioni popolari italiane, che assomma e porta al massimo potenziale le caratteristiche di una festa insieme religiosa e civile, di un affascinante spettacolo, di una riesumazione storica culturale e culmina in una sfrenata corsa di cavalli nella quale si realizzano e si esaltano l'orgoglio e l'ardentissimo spirito di competizione delle Contrade. Queste sono singolari Istituzioni la cui origine risale al sec. XV, che corrispondono attualmente ai diciassette rioni della Città secondo le delimitazioni territoriali stabilite da un Bando emanato il 7 gennaio 1730 da Violante di Baviera governatrice di Siena. Ognuna di esse ha una propria sede, una propria chiesa (distinta e indipendente da quella parrocchiale), un Museo con i Palii vinti e ricco di antichi e moderni cimeli, ed é governata da un «Seggio» (Consiglio) di popolare elezione presieduto da un Priore ed affiancato da un Capitano che assume pieni poteri in merito allo svolgimento della corsa.
Le Contrade, situate nei tre terzieri della Città, si distinguono per i loro emblemi ed i loro colori. Il Palio viene corso 2 volte all' anno il 2 Luglio "Palio in onore alla Madonna di Provenzano" ed il 16 Agosto "Palio dell' Assunta". Le fasi del Palio iniziano quattro giorni prima, con la "tratta" selezione di dieci cavalli ritenuti idonei alla corsa del palio e l' assegnazione per sorteggio alle dieci contrade partecipanti, seguono le sei prove che vengono corse la mattina e la sera.

Piazza del Campo, Torre del Mangia, Municipio Duomo di Siena Piazza del Campo vista dalla Torre del Mangia Piazza Salimbeni, sede Monte dei Paschi di Siena
Palio di Siena Palio di Siena Palio di Siena Maestà del Duomo di Siena, di Duccio di Buoninsegna
Maestà del Palazzo Pubblico di Siena, di Simone Martini Sala Pellegrinaio ex opsedale Santa Maria della Scala Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti Battistero del Duomo di Siena

Chianti

Il territorio del Chianti si estende tra le province di Firenze e Siena, a ovest della val di Pesa e della Val d'Elsa. Caratteristico di questa parte di Toscana è l'affascinante susseguirsi di borghi, vigneti e colline, in una suggestiva atmosfera medievale. Qui sorgono i centri storici della produzione del più famoso tra i vini italiani e ogni strada conduce a una cantina, un castello e una fattoria il cui nome figura su un'etichetta di vino insieme al celebre marchio del Gallo Nero che indica il Chianti d'eccellenza Il Chianti non ha confini nettamente individuabili in base a criteri morfologici, geologici o climatici. Unico elemento unificante della regione è fin dal secolo XII la produzione di un vino di alta qualità, mentre il nome, derivato dall'etrusco Clante-i, si trova menzionato per la prima volta in documenti dell'VIII secolo per definire i territori dell'antica Lega, circoscrizione amministrativa comprendente gli odierni comuni di Radda, Gaiole e Castellina. A partire dal XIX secolo, la regione cominciò a estendersi verso la Val di Greve, le Valli della Pesa e dell'Arbia, territori anche questi produttori di vino molto pregevole. Il "Consorzio per la difesa del vino tipico del Chianti e della sua marca d'origine", che si costituì nel 1924, adottando come stemma il gallo nero in campo d'oro dell'antica Lega, ha delimitato in modo preciso la zona di produzione ufficialmente riconosciuta: essa si estende per 73.043 ettari, di cui 30.412 formano il Chianti Classico fiorentino, 42.631 quello senese.

Un viaggio nella tradizione gastronomica toscana non può che cominciare dalle colline del Chianti, ove nel corso della storia, alimenti, che, tradizionalmente sfamavano i poveri, sono stati nobilitati a tal punto da diventare prelibati ingredienti della nouvelle cousine internazionale. Basti pensare a tipicissimi piatti quali la ribollita, il collo ripieno, i fegatini di pollo, la blasonata trippa.

Castello di Brolio Castello di Meleto Abbadia di Coltibuono Castello di Montalto
Chianti Gallo Nero Chianti Gallo Nero Chianti Gallo Nero Chianti Gallo Nero

Val d'Elsa

L'immagine di Monteriggioni si stampa indelebile nella mente di chiunque l'abbia vista una volta. Da li il pensiero vola a quel gioiello che è San Gimignano, fino a perdersi fra pianura e colline di impareggiabile sinuosità, per ritrovarsi in quella rocca di Colle Val D'Elsa. E' un paradiso di siti culturali conosciuti in tutto il mondo e una terra ricca di prodotti tipici. La Val d'Elsa è un labirinto in cui giocare alla ricerca di vestigia e monumenti sconosciuti ai più, ma certo non meno affascinanti. Anche la Val d'Elsa è attraversata dalla via Francigena e da strade che conducono a panorami e borghi incantevoli. Poco distante si trovano le Colline Metallifere, luoghi selvaggi, sconosciuti ai più, ricche di boschi, soffioni e acque solforose.
Bellezze naturali e nuove prospettive imprenditoriali convivono in Val D'Elsa, terra costellata da borghi medievali che sorgono vicino a realtà di altissimo artigianato artistico, come il cristallo esportato in tutto il mondo, oppure l'arredo degli interni con un design che fa già scuola. Casole D'Elsa, Colle di Val D'Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, Radicondoli, San Gimignano.

Colle di Val d'Elsa Colle di Val d'Elsa Monteriggioni Monteriggioni
San Gimignano San Gimignano San Gimignano Val d'Elsa

Val d'Orcia

La Val d'Orcia costituisce un'unità territoriale, ambientale, storica e culturale di rara bellezza e singolarità, dove il connubio tra le opere dell'uomo stratificatesi nei secoli e le realtà naturali da vita a un insieme paesistico e storico suggestivo e ben conservato. Alla bellezza naturalistica si abbina il fascino di un grande patrimonio di storia e d'arte: tutti i cinque Comuni della Valle (San Quirico, Castiglione d'Orcia, Radicofani, Pienza e Montalcino) sono infatti contraddistinti da strutture urbane, arredi architettonici e artistici estremamente pregevoli. Oltre al pregio culturale dei suoi centri maggiori, la singolarità del territorio della Val d'Orcia è data dalla presenza di borghi, talvolta fortificati, che costituiscono un reticolo di riferimento artistico-ambientale di enorme valore. Si pensi a Montichiello, Corsignano, Castelluccio e Spedaletto, in territorio di Pienza; a Rocca d'Orcia, Campiglia e Vivo, in territorio di Castiglione; a Vignoni e a Ripa d'Orcia, nel territorio di San Quirico.
L'idea di un Parco della Val d'Orcia, che comprenda i cinque Comuni, è nata principalmente dalla volontà degli enti locali di assicurare la conservazione dei beni naturali e artistici presenti in questa valle, cercando al tempo stesso di garantire all'uomo – che con la sua opera ha contribuito alla genesi di un patrimonio straordinario – un effettivo miglioramento economico. Il paesaggio della Val d'Orcia è si l'espressione di una natura incantevole, ma è anche il risultato e la testimonianza dell'attività della gente che vi abita e che in buona parte è legata alle tradizioni e alla cultura contadina. Il visitatore che si immerge nel contesto del Parco comprenderà e apprezzerà il forte legame che si è instaurato tra l'agricoltura e l'ambiente, il cui risultato non possono che essere le produzioni di alta qualità: vino, formaggio, olio, miele, carni, salumi tipici, cereali, prodotti artigianali.

Bagno Vignoni - Terme Bagno Vignoni - Terme Brunello di Montalcino - Vino Montalcino - Fortezza
Abbazia di Sant'Antimo - Montalcino Municipio di Montepulciano Montepulciano - Madonna di San Giagio Monticchiello

Amiata

L’Amiata è un antico vulcano addormentato che raggiunge i 1738 metri sul livello del mare. Dolcemente allunga le sue falde fondendosi con la selvaggia Maremma a occidente e con le ondulate terre di Siena a oriente. Nella storia boscaioli, carbonai e falegnami hanno sempre trovato nel bosco dell'Amiata la loro fonte di sussistenza. Sull’Amiata i castagneti sono allo stesso tempo bosco e frutteto e producono ottimi funghi e castagne. L’Amiata è il luogo ideale per escursioni a piedi che permettono di godere nel modo migliore questo mondo incantevole.
La peculiarità della morfologia vulcanica, essendo l'Amiata un rilievo isolato, permette al visitatore in condizioni ambientali favorevoli (soprattutto nelle giornate invernali), di spaziare con lo sguardo per centinaia di chilometri. Con cielo terso e ventoso si può osservare il Massiccio del Gran Sasso d'Italia (Abruzzo), il monte Terminillo (Lazio), i monti Sibillini (Marche/Umbria), il monte Cimone dell'Appennino Tosco-Emiliano, l'Alto Appennino parmense e parte dell'Appennino Ligure. Inoltre si scorgono le città di Grosseto, Siena, Arezzo, Viterbo e in condizioni meteorologiche notturne particolari è visibile il bagliore di Roma.

Monte Amiata Monte Amiata Monte Amiata Monte Amiata
Monte Amiata Monte Amiata Monte Amiata Monte Amiata

Val di Chiana

Per chi ama coniugare cultura e benessere la Val di Chiana è una specie di paradiso naturale. Incorniciato dalla dolcezza delle colline, è uno dei più importanti bacini termali italiani. Chi al piacere ed al bisogno di cure termali volesse unire la curiosità di esplorare un territorio, potrà avere a disposizione siti archeologici paleolitici, etruschi e romani, nonché monumenti medioevali e rinascimentali. Per chi ama la natura e lo sport la Val di Chiana offre l'opportunità di vivere gli spazi intorno ai laghi di Chiusi e Montepulciano. Di ulteriore interesse in certi periodi dell'anno una serie di Festival e manifestazione culturali di rilievo nazionale. La Val di Chiana è un modo per vivere itinerari di salute e cultura secondo modalità diverse e sempre nuove. Come in tutta la Toscana anche in Valdichiana la tradizione del "mangiare bene e sano" è tuttora intatta. Ad esempio la famosa bistecca deve avere quel tipo di carne, l'olio, quella brace di legno di castagno, per essere veramente "fiorentina".
Prelibato è il cacio pecorino, prodotto con lo stesso procedimento in uso fin dal medioevo. Il prosciutto, i saporiti crostini con milza e fegatelli, il pansanto (fettina condita con cavolfiore lessato, aceto e olio), la "bruschetta" con il pane abbruscato al fuoco vivo, con l'olio nuovo e uno spicchio d'aglio strusciato sopra, la panzanella (pane raffermo bagnato, condito con pomodoro, olio, cipolla, basilico e altri aromi), un buon piatto di fagioli al fiasco irrorati d'olio crudo, già costituirebbero un ottimo pasto: ma è d'obbligo assaggiare i pici, una sorta di spaghetti fatti a mano, conditi al sugo di carne. I pici venivano preparati una volta dai contadini che non potevano permettersi troppo spesso la carne o altre pietanze "nobili".
Con i pici, è consigliabile un Rosso di Montepulciano DOC che va bene anche per gli antipasti di crostini con la milza e con i salumi senesi. La Chianina è una delle antiche ed importanti razze bovine d'Italia, e deve il proprio nome alla zona di allevamento: la Valdichiana. La Valdichiana si trova fra le colline umbre ed il sistema collinare e montano che si eleva in senso parallelo separando La Val di Chiana dalla Val d'Orcia . Il paesaggio attuale è il risultato di trasformazioni naturali e di modificazioni operate dall'uomo tendenti ad utilizzare al massimo il terreno per le attività agricole.

Val di Chiana Val di Chiana Val di Chiana Val di Chiana
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Val di Merse

La Val di Merse è la zona a sud di Siena e comprende il bacino del fiume Merse e del suo affluente Farma. Importantissima fin dal Medioevo per la grande quantità di corsi d'acqua e di mulini, era diventata fondamentale per la produzione di farina di Siena. Oggi la Val di Merse è quasi interamente una riserva naturale, perfetta per una vacanza in Toscana nel relax nella natura. Comprende i territori comunali di Chiusdino, Monticiano, Murlo e Sovicille, nei quali si possono ammirare splendidi borghi come Brenna, Orgia, Torri e molti altri. L'Abbazia di San Galgano è uno dei posti più famosi e ricercati della Val di Merse, con la sua famosa "spada nella roccia". Storicamente ed a livello architettonico è uno degli edifici religiosi più importanti del territorio senese, rappresentando uno degli esempi più autorevoli in Italia dello stile gotico-cistercense. Geograficamente al centro della Val di Merse, Monticiano è un borgo ricco di storia e fascino di cui i primi insediamenti sono da far risalire alla fine del millecento.
Il borgo di Torri è un esempio straordinariamente conservato di castello medioevale. Brenna è un piccolissimo paese sulla riva del fiume Merse. Vicino a Brenna ci sono delle calette per fare il bagno e prendere il sole. Il Ponte della Pia è un ponte medievale è situato nei pressi di Rosia che porta all'eremo di Santa Lucia, situato lungo la via Massetana. Montieri: il suo territorio è dominato da grandi aree boschive trasformate in parchi. Festa Medioevale a Torri, tutti gli anni ad agosto, estate musicale Chigiana, concerti nella suggestiva cornice di San Galgano, Palio dei Rioni, a Monticiano, che si svolge la prima settimana di giugno in occasione della festa paesana, Valzer della Tagliatella a settembre a Iesa, puoi gustare la cucina tipica toscana.

Val di Merse Val di Merse Val di Merse Val di Merse
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Crete Senesi

Il paesaggio delle Crete Senesi è il trionfo dell'essenzialità e dell'armonia, è un'immagine senza tempo, un quadro in cui si fondono le forme di un graffite etrusco e un segno d'arte moderna. Le Crete sono terre argillose molto friabili e dunque soggette al fenomeno delle erosioni. Venti e piogge, uomini e greggi, hanno disegnato nei secoli un paesaggio che ha le forme delle sensazioni e comunica con la forza delle emozioni. Un viaggio nelle Crete Senesi ha il sapore di un sogno con occhi vigili e piedi per terra; sì perché le crete costituiscono "anatomicamente" l'anima impalpabile di un corpo affascinante che si esprime talvolta con le forme scolpite di una statua greca, altre volte con le curve di una sirena tentatrice.
Le Crete Senesi sono uno degli esempi più significativi attraverso cui si può conoscere il mondo della mezzadria, costituito da fattorie, paesi, poderi; dalle "grance" caratteristici fabbricati con funzioni di magazzino e di granaio presenti sul territorio a Buonconvento, dove è possibile visitare un museo dedicato a tutto ciò, il Museo della Mezzadria. Una terra da visitare dall'aristocratica ruralità. L'acqua è uno dei grandi protagonisti delle Crete Senesi, sia come elemento decorativo del paesaggio, sia come importante metodo di cura, tramite le terme, che offrono trattamenti della pelle e degli apparati motori e respiratori. I sapori di una gastronomia di altri tempi sopravvivono e vengono valorizzati da una cucina che non tradisce le proprie radici. Per parlare della cucina tradizionale occorre chiarire che l'alimentazione contadina è stata essenzialmente un fatto di sopravvivenza.

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Crete Senesi Crete Senesi Crete Senesi Abbazia di Monte Oliveto Maggiore